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Budoni
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Informazione Comune
Budoni dista poco più di 11 Km da San Teodoro, con il quale ha moltissimi punti in comune: anche Budoni, infatti, si separerà dalla provincia di Nuoro per entrare a far parte di quella della Gallura; inoltre il suo sviluppo, avvenuto principalmente nella seconda metà del XX secolo, è stato dovuto alle attività turistiche.
I romani avevano fondato in loco lo scalo di Augustus Populus, divenuto col tempo Agrustos, che attualmente è una piccola borgata vicino al nucleo principale del paese.
La struttura attuale del borgo si articola a partire dalla strada centrale, l’orientale sarda, con le strette viuzze verso est che conducono alla spiaggia del paese, chiamata appunto Cala Budoni. I litorali del comune iniziano un pò più a nord del paese, andando oltre lo svincolo per la spiaggia dell’Isuledda, partendo da San Teodoro, si arriva al borgo di Porto Ottiolu, con l’ingresso alla spiaggia poco più a sud.
In quest’area sorge un attrezzato porto turistico, particolarmente amato per essere riparato da tutti i venti. A sud del Paese, dopo la frazione di Tanaunella, si trova la strada che conduce al villaggio di Baia Sant’Anna. Una volta arrivati al bordo della pineta si prosegue a piedi. Il paese è diventato straordinariamente popolare per via della trasparenza delle sue acque, tanto che diversi litorali sono stati ribattezzati con nomi di spiagge dei Caraibi. Le folte ed alte pinete a ridosso dei litorali sono una vera manna durante la canicola estiva, quando anche la leggera brezza marina non riesce a contrastare il solleone.
La flora e la fauna di Budoni
Il contesto naturalistico del luogo è arricchito dagli stagni alle spalle della spiaggia, che hanno dato vita a folti e verdeggianti canneti, nel mezzo dei quali vive una ricchissima avifauna. Gli stagni sono esclusivamente abitati da uccelli, se si escludono le anguille e gli altri pesci, tra questi s’annoverano a volte il simbolo della vicina San Teodoro: i fenicotteri. Anche le garzette, simpatici trampolieri bianchi dal becco aguzzo, con zampe nere e piedi gialli, sono insolitamente numerose in questi stagni.
Una piccola parentesi va aperta per l’averla capirossa, un piccolo passeriforme che vive in tutta l’isola, ma facilmente individuabile nell’aperta campagna della Baronia. Da lontano sembra un grosso passero, ma è distinguibile per via del suo becco ad uncino, testa di color rossiccio e due bande bianche nella schiena. Questo uccello è un terribile predatore che si nutre di insetti, topi o altri piccoli uccelli.
Dopo averli catturati li infilza sulle spine di qualche pianta oppure nel filo spinato, ritornando a nutrirsene in un secondo tempo, abitudine che gli ha fatto avere il soprannome di uccello macellaio.
L’averla è così aggressiva da essere capace di attaccare un gatto o perfino un uomo, qualora questi si dovessero avvicinare eccessivamente al suo nido. Aggressivo non vuol dire cattivo, anzi questo animale è un grande amico dell’uomo, perché in grado di catturare quotidianamente un gran numero di animali dannosi per le colture.
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