Siamo una Scuola Pubblica Paritaria dell’Infanzia di tre piccole sezioni a Sassari. Come tutti abbiamo chiuso il 4 marzo e ci siamo solo fatti vedere e sentire dai bambini tramite lo schermo del telefono e grazie alla pazienza delle famiglie che hanno fatto della loro casa anche una scuola. Le nostre famiglie hanno fatto quindi grandi sacrifici, reinventandosi, senza un reale supporto da parte delle Istituzioni.
Infatti, in questa situazione si sono mostrati tutti i nostri limiti come scuola perché eravamo e restiamo invisibili.
Invisibili anche a questo governo che, per affrontare l’emergenza, col Decreto Rilancio, ha lasciato solo le briciole alle scuole pubbliche paritarie: 80 milioni su 1 miliardo e mezzo destinato al mondo dell’istruzione.
Potrebbero sembrare solo numeri, ma considerati i costi necessari per riaprire il prossimo settembre in sicurezza, più del 30% delle scuole paritarie rischierà la chiusura.
Oggi evitare il fallimento delle scuole paritarie significherebbe «evitare maggiori oneri per lo Stato. In media il costo annuale di un alunno del sistema pubblico è di 6000 euro, mentre il contributo medio (diretto e indiretto) del governo per ogni scolaro di paritaria è di circa 750 euro. Ci sono 866 mila bambini e ragazzi che frequentano asili e scuole private. Se un terzo si riversasse nell’ambito statale, il conto sarebbe presto fatto: 5250 per 290 mila uguale 1 miliardo e cinquecentoventidue milioni di euro, senza contare l’inevitabile disoccupazione di molti dipendenti degli istituti paritari (circa 160 mila)» Invece ancora oggi le scuole paritarie vengono trattate come ultime della classe, nonostante il servizio che svolgono, e lo si può vedere proprio dai finanziamenti irrisori alla svalutazione del servizio svolto in esse dai loro insegnanti.
#Noisiamoinvisibiliaquestogoverno perché poco conta che nonostante le tasse pagate da tutti noi per la Scuola, le paritarie sono obbligate a chiedere rette comunque più alte alle famiglie.
Ma noi non vogliamo essere invisibili e nemmeno le nostre famiglie lo vogliono essere.
Non possiamo essere invisibili perché la nostra scuola è aperta a tutti e tutti devono avere il diritto di scegliere liberamente quale educazione ricevere.
Per questo come scuola aderiamo allo sciopero promosso nelle Scuole Paritarie di tutta Italia del 19 e 20 maggio. Ci seguiranno anche le nostre famiglie e i nostri piccoli alunni per fare quel rumore costruttivo e responsabile che solo la scuola sa fare. Condivideremo tutto ciò che riguarda l’iniziativa sulla pagina Facebook della Scuola Paritaria G. Usai.
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